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Nasce l’ANSI – Per una vera sanità integrativa

Nasce l’Ansi, Associazione Nazionale della Sanità Integrativa, punto di riferimento per tutti gli operatori che lavorano nel settore.

L’associazione è stata fortemente voluta da Massimiliano Alfieri, Presidente dell’Ansi e ceo di A1 Holding S.p.A. che da anni si batte per diffondere una vera sanità integrativa del servizio sanitario nazionale.

A  lui abbiamo chiesto un commento sullo stato del servizio sanitario nazionale.

Il Ssn nell’ultimo decennio ha affrontato una serie di sfide difficili che hanno visto da un lato il ridursi dei fondi destinati alla spesa pubblica, a volte con tagli importanti (si pensi al fondo per le cure di lungo degenza chiuso nel 2009) e dall’altro una sempre maggiore richiesta di assistenza sanitaria da parte del cittadino. L’incremento della domanda e il ridursi dell’offerta hanno di fatto creato un disservizio e la sensazione nel cittadino di abbandono. Alcuni lungimiranti Ministri della Repubblica, nel corso degli ultimi anni, dalla Bindi a Sacconi, hanno tentato di affrontare il  problema, spingendo alcuni operatori privati e istituzionali del mercato a supportare il pubblico in questa sfida (l’orma noto Decreto Sacconi del 2008, forse in modo sperimentale, ha tentato di imporre alcuni vincoli a tutti quei Fondi Sanitari che permettono le agevolazioni fiscali di erogare almeno il 20% delle proprie prestazioni in settori dove il Ssn non è in grado di intervenire.
Dico sperimentale, perché appare evidente che si tratti di una goccia nel mare, ma perlomeno è un primo passo per determinare i  soggetti che potranno affiancare il Sistema Sanitario in una Sanità realmente integrativa e non solo complementare, come oggi avviene (si pensi ai così detti fondi doc della Bindi che di fatto non hanno mai iniziato a operare e che dovevano essere appunto interamente integrativi  del Ssn). Di fatto però il Decreto Sacconi non ha sortito l’effetto sperato e gran parte dei Fondi, Casse e Società di Mutuo Soccorso non si sono iscritte all’anagrafe dei Fondi voluta appunto dal decreto.
In questo scenario, ed essendo in alcuni consigli di amministrazione di Fondi e Presidente della Mutua Basis, ho di persona affrontato il problema con i miei soci abbiamo deciso di creare un collettore universale per tutti gli operatori del settore che hanno visto una frammentazione di idee e soprattutto di energie, con l’obbiettivo quindi di essere il punto di riferimento di tutte le Associazioni che partecipano ad Ansi e che vorranno condividere con le sfide del prossimo futuro”.

Alfieri è stato chiaro. Nonostante ci sia molto fermento, manca totalmente un indirizzo preciso sulla direzione da prendere e di come affrontare il problema del Secondo Pilastro e di un Welfare concreto.
La soluzione, come sempre accade, viene dall’iniziativa privata che cerca di affrontare problemi pubblici e questo, lo sappiamo bene, è un problema tutto italiano che non tocca solo il settore della Sanità Integrativa.

Chiediamo ancora al Presidente quali sono quindi gli obbiettivi che Ansi si prefigge e quali sono gli strumenti che potranno dare successo al progetto.

Ansi è nata da un’analisi approfondita delle necessità del settore, che ci ha permesso di determinare quindi gli strumenti di azione. Lo scopo dell’Associazione è quello di riunire sotto un unico ombrello tutti i Fondi, Casse e Sms che hanno accettato le sfide del nuovo Ssn e che vogliono fortemente offrire servizi integrativi al Ssn.
Abbiamo detto basta al solito schema ormai pachidermico del Fondo utilizzato solo a scopi fiscali o dalle lobby assicurative; i Fondi che parteciperanno ad Ansi avranno un ruolo chiave per il Welfare italiano e saranno l’interlocutore di domani per il cittadino e per il legislatore che si troverà a risolvere le sfide del nuovo Ssn. Strumenti fondamentali per affrontare la sfida sono la pluriennale conoscenza del settore (si pensi che alcune associazioni sono nate nella seconda metà del 1800!), lo scambio di know how tra gli associati e finalizzato a innovare e determinare nuove vie nel settore e una gamma di servizi offerti in esclusiva da una Società di Service, Winsalute s.r.l., che offrirà expertise fortemente specializzata nel settore salute, gestione degli assistiti (pratiche di rimborso, gestione di sinistri, un Network sanitario molto capillare, una Centrale Salute all’avanguardia e soprattutto un approccio nuovo nell’erogazione di servizi per i Fondi.
Winsalute sarà il nostro fiore all’occhiello, il vero centro di interesse dei nostri associati, i nostri concittadini che si iscrivono ai nostri Fondi nella speranza di avere un servizio migliore, di avere un supporto reale nel momento del bisogno.
Allo stesso tempo, avere un interlocutore unico per l’erogazione di questi servizi fondamentali, ci permetterà di centralizzare tutta una serie di dati statistici fondamentali per il nostro progetto e che oggi sono rari, frammentati e poco utilizzabili su vasta scala.
L’informazione è tutto, e Winsalute, elaborando tutti i dati sanitari e di utilizzo di tutte le coperture delle Associazioni aderenti ad Ansi, sarà in grado di fornire supporto tecnico e consulenziale di alto livello di dettaglio per la stesura di nuovi prodotti e sussidi per i nostri associati. Molti cosiddetti Service in Italia oggi sono o di proprietà di gruppi assicurativi o sono realtà piccole che offrono solo servizi di gestione. Winsalute oltre a non appartenere a gruppi assicurativi e quindi non avere un’operatività vincolata, ha raccolto molti consensi proprio per l’innovazione del suo servizio, volto nell’essenza all’assistenza totale del proprio assistito. Siamo molto soddisfatti di avere trovato un partner che condividesse il nostro spirito e che come noi avesse già lanciato il proprio cuore oltre l’ostacolo, affrontando in modo organico la nuova sfida. Tenga presente ad esempio, che molti dei sussidi erogati dalla Mutua Basis sono stati studiati da Winsalute e che sono molto apprezzati dai nostri associati”.

Insomma, da anni ci troviamo ad affrontare gli argomenti trattati oggi con Alfieri, tra convegni di nicchia, tavole rotonde aperte a pochi eletti,  monopoli di offerta e soprattutto tanta, tanta frammentazione.
A noi sembra, a ragion veduta, che nel progetto illustrato ci sia finalmente del nuovo e che le intenzioni siano più che nobili.
Se Ansi  riuscirà a concentrare le proprie associazioni aderenti verso un unico preciso obbiettivo, finalmente potremo avere in Italia un unico interlocutore del secondo pilastro, tanto fomentato dai nostri politici, in grado di muovere i privati verso un vero Welfare integrativo, soprattutto in materia sanitaria.

Fonte: Espansione – La voce viva delle imprese

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