a cura di Luciano Dragonetti
Riferimenti
- Parlamento Europeo – Direzione Generale Politiche Interne “La mutualità europea”*
- Euricse – European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises 2013 “Dalle società di mutuo soccorso alla mutualità. Risposte alla crisi del Welfare”
- Isnet – Osservatorio sulle società di mutuo soccorso
* Le opinioni espresse nel presente documento sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
PREMESSA
Uno statuto per una mutua europea promuoverebbe un regime chiaro e uniforme, diffonderebbe i principi mutualistici della solidarietà e della democrazia alla base di un modello societario, aumenterebbe la diversificazione e renderebbe i mercati più forti dinanzi alle crisi. Creerebbe maggiore concorrenza nonché prezzi e condizioni migliori per i consumatori. Inoltre, consentirebbe il trasferimento transfrontaliero e il raggruppamento delle mutue, le quali devono attualmente sormontare ostacoli alla loro libertà di stabilimento e di servizi.
CENNI STORICI
Le società di mutuo soccorso sono comparse in Europa tra il XIX e il XX secolo. Si tratta di una delle prime forme di solidarietà della classe lavoratrice – libere dal controllo statale e autogestite – istituite per affrontare le spese inerenti malattia, decessi e disoccupazione. Le società̀ di mutuo soccorso (SMS) sono nate come associazioni a cui le persone aderivano in maniera volontaria, su base territoriale o professionale per scopi di mutuo aiuto.
In tempi di rigida separazione dei ruoli, quando per le donne il lavoro spesso non era sinonimo di emancipazione, ma di subalternità e di duro sfruttamento, quasi coeva delle prime società̀ di mutuo soccorso per soli uomini, nasce nel 1851 l’Associazione Generale di Mutuo Soccorso delle Operaie di Torino, che nel giro di quindici anni, arriva ad avere ben 1.800 socie.
È la seconda metà dell’Ottocento l’età̀ dell’oro delle SMS che si sviluppano sia su base territoriale che professionale, sia nei centri urbani che nelle campagne, di orientamento socialista, ma anche di orientamento cattolico.
Numerose associazioni mutualistiche a base professionale (dai fabbri ai farmacisti, dai sarti ai tipografi) derivano da antiche corporazioni di mestiere e vennero normate dalla legge promulgata nel 1886 (la legge n. 3818 del 15 aprile 1886).
In realtà̀, negli anni in cui il numero delle SMS cresce e crescono gli aderenti, si estende anche la sfera delle loro attività per rispondere a bisogni che via via si allontanano da quelli di stretto sostegno economico per promuovere istruzione, prevenzione sanitaria, attività culturali e ricreative, collocamento al lavoro, trasmissione del mestiere.