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Itaca: a Formello l’intervento del vice presidente di ANSI, Luciano Dragonetti nel corso del dibattito sulle sfide per la sanità

“Ruolo delle mutue è molto forte, si sono messe completamente a disposizione degli assistiti andando oltre regolamenti”

Lo scorso fine settimana, a Formello, si è svolta ITACA 20.20 – viaggio tra le idee – oltre il Covid, una tre giorni di dibattiti e focus su temi sociali e di interesse pubblico organizzata dall’associazione Itaca e patrocinata dal Comune di Formello e dalla Regione Lazio.

Relatori di rilevanza nazionale – rappresentanti delle istituzioni e delle imprese, professionisti ed esperti – si sono alternati sul palco per confrontarsi su come affrontare insieme la grande emergenza che stiamo vivendo in questi mesi: dalla scuola al tempo del Covid al bullismo online, fino alle prospettive per la nostra economia.

Il vice presidente di ANSI, Luciano Dragonetti, è intervenuto al workshop “Oltre il Covid: le nuove sfide per la Sanità”, confrontandosi con il prof. Giulio Tarro, Docente di Virologia dell’Università di Napoli, il dott. Aldo Morrone, Direttore scientifico IFO “San Gallicano” di Roma, il prof. Massimo Andreoni, Professore Ordinario Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e il dott. Federico Perno, Responsabile Microbiologia e Virologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Dragonetti ha ribadito l’importanza delle società di mutuo soccorso e della funzione sociale che da sempre svolgono, sin da quando sono nate nel 1800. Oggi, le società di mutuo soccorso hanno acquisito ancora più forza, andando a riempire il vuoto lasciato dal servizio pubblico. “ANSI oggi rappresenta oltre 600.000 assistiti: tra famiglie e aziende, enti e associazioni, riusciamo ad esprimere un valore significativo”, ha detto Dragonetti. Nel periodo del Covid-19 le mutue hanno avuto un ruolo molto importante, non si sono risparmiate nel mettersi a disposizione degli assistiti con aiuti di diversa natura. “Ci sono piccole società da duecento iscritti e società che invece ne rappresentano oltre 400.000, e hanno dimostrato la capacità di andare oltre i regolamenti, applicando fino in fondo le finalità statutarie, quelle di essere vicine alle persone, vicine alle comunità, costruendo quel tessuto di welfare sociale spesso dimenticato”. Le mutue si sono attivate concretamente, alcune deliberando aiuti molto importanti, intervenendo con 500 euro di aiuti immediati alla famiglia. “Altre – ha aggiunto – sono state protagoniste di iniziative innovative, anche grazie all’aiuto di partner, penso a Health Italia e Health Point, aziende specializzate in telemedicina, che forniscono i loro servizi alle società di mutuo soccorso”. Gli assistiti che avevano necessità hanno così potuto continuare a tenere la loro salute sotto controllo anche durante il lockdown, direttamente a casa.

Il ruolo delle mutue è oggi “molto forte”, la capacità di essere presenti e vicine alle famiglie ogni giorno, con azioni e iniziative quotidiane permettono di portare quel contributo e quel collegamento tra i servizi sanitari di Stato e i servizi privati in un modo serio, strutturato, professionale. Non solo: “in questi mesi, con la ripartenza, le mutue più rappresentative all’interno di ANSI si sono prodigate nel fare una formazione all’interno delle aziende, ai dipendenti, per fornire tutto il know-how necessario in merito alla prevenzione”, ha concluso Dragonetti.

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